La Dimora

Palazzo Ricciarelli Dello Sbarba è una dimora storica posta al primo piano di un palazzo seicentesco edificato dalla nobile famiglia Ricciarelli. Si trova nella omonima via, nel pieno centro storico di Volterra, a circa 100 m da Piazza dei Priori e da Piazza del Duomo. Nel corso dei secoli il palazzo è stato ampliato ed ha subito varie trasformazioni. Nel 1910 è stato acquistato dalla famiglia Dello Sbarba, che ne è tuttora proprietaria. La residenza conserva ancora oggi il fascino d’altri tempi e, insieme agli altri numerosi monumenti presenti in Volterra, contribuisce a rendere la città piacevole da vivere e scoprire.

La dimora si offre come luogo ideale per uno speciale soggiorno immersi nella storia e nel lusso, e nello stesso tempo per vivere la città come cittadini; le sue sale affrescate inoltre si prestano a realizzare eventi di varia tipologia.

La dimora è posta in un palazzo storico vincolato ai sensi del R.D. 1089/39. Le dimensioni e la distribuzione degli ambienti non corrispondono ai canoni attuali, e a fronte di altezze dei soffitti che possono superare i 5 m, la larghezza ed altezza di alcune porte sono inferiori agli standard attuali  e ciò non agevola l’accesso ai diversamente abili. Il palazzo è inoltre privo di ascensore, di aria condizionata e dei doppi vetri alle finestre. I proprietari hanno fatto tutto quello che è stato loro possibile per rendere questi ambienti comunque funzionali ed efficienti, ma anche intimi ed esteticamente piacevoli, in modo da costruire un comfort che sapesse unire i caratteri di un contesto di altri tempi ai caratteri ambientali e confortevoli moderni.

La proprietà mette a disposizione dei loro ospiti un appartamento di circa 250 mq, posto al piano nobile del palazzo stesso, comprendente un grande salone affrescato, il salotto giallo con TV, la sala del pianoforte con un divano letto matrimoniale, la camera matrimoniale posta in prossimità di una silenziosa chiostra interna e lontana dal caos e dal rumore del traffico, un corridoio con grande armadio, bagno con doccia, cucina, ingresso, lo studio con un’importante collezione naturalistica (riservato solo ad eventi speciali). Le stanze sono dipinte con affreschi riconducibili al sette-ottocento come pure le porte. I pavimenti sono in cotto toscano prevalentemente del settecento.

Fino al 1844 era un salotto, detto salotto contiguo che corrisponde alla sala, poi successivamente anticamera al quartiere nobile. Al soffitto sono presenti semplici pitture, mentre le pareti, ora tinteggiate uniformemente,  avevano un tempo delle decorazioni che simulavano una carta da parati. 

Nella stanza sono da osservare un tavolo rotondo stile impero con ripiano in marmo, un busto con colonna in marmo di incerto autore, un piccolo forno  in rame utilizzato per sterilizzare provette, un’antica trappola in vetro per insetti, termometro e barometro d’epoca.